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ASSEMBLEA SINDACALE (Gilda Cgil, Cisl Snals)
IN ORARIO DI SERVIZIO PER TUTTO IL PERSONALE
LUNEDI’ 29 APRILE
presso SCUOLA MEDIA DI CAORSO
prime due ore di lavoro della mattina
Ordine del giorno:
1. Attuazione ore funzionali alla docenza (art. 44 c. 3 a- 3b CCNL 2019/2021)
2. Fondo di istituto e informazione sullo stato di attuazione dei progetti
3. Piano delle attività personale Ata e altri incarichi
4. Piano per la valutazione dello stress lavoro correlato

pnrr solo femmineSe non fosse scritto “nero su bianco” sarebbe difficile da credere: nell’Istituto Comprensivo di Fidenza (in provincia di Parma) viene proposta un’attività dedicata al “potenziamento delle competenze digitali” per le sole bambine che frequentano la quinta primaria, sono esclusi gli scolari di sesso maschile.

Traversetolo ICL’avevano accusata di aver maltrattato dei bambini e  di averne discriminato uno per il colore della pelle, nel lontano 2015 la vicenda di una malcapitata maestra di scuola primaria che all’epoca insegnava all’Istituto Comprensivo di Traversetolo interessò tutti i media nazionali, ma lei ha sempre urlato la sua innocenza. In questi anni Il Tribunale del Riesame ha ridotto le accuse ipotizzando al massimo un “abuso di mezzi di correzione” affievolendo pesantemente le contestazioni suo tempo formulate dalla Procura di Parma, tesi confermata anche dalla Cassazione; successivamente si sono svolte numerose udienze preliminari e poi un dibattimento durato anni, sono stati convocati  una trentina di testimoni  e alla fine il Tribunale di Parma (giudice Francesca Anghileri) si è convinto che nessun bambino è stato leso assolvendo la maestra dal capo d’imputazione principale, il pubblico ministero solo nell’ultima udienza ha ritirato le accuse di odio razziale che, rivolte ad una persona la quale anche privatamente si è spesa per aiutare migranti, erano davvero ingiuste, mentre le altre accuse legate ai fatti principali sono state dichiarate prescritte.

lampeggianteSono decine le sentenze dei Tribunali di Parma e Piacenza che riconoscono il diritto degli insegnanti assunti a tempo determinato ad avere riconosciuta la cosiddetta “carta del docente”, il voucher annuale del valore di 500 euro da usare per l’aggiornamento professionale o per l’acquisto di ausili utili all’attività professionale, eppure il Ministero dell’Istruzione (oggi anche del Merito) non esegue le sentenze nonostante esse siano diventate definitive, un comportamento illegale che si perpetra sin dalla scorsa legislatura.