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In taluni contesti scolastici viene spesso millantata la figura del “vice preside”, in realtà si tratta di una carica elettiva che non esiste più da circa 25 anni, solitamente i colleghi usano tale appellativo in maniera gergale ma ciò non significa che i cosiddetti “vice presidi” hanno una qualche superiorità gerarchica. Alcuni occupano anche degli uffici denominati fantasiosamente “vice presidenza”.
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Sono quasi due anni che la Gilda degli Insegnanti di Piacenza e Parma rivendica che in merito ai cantieri che interessano il Liceo Colombini (e anche il Respighi) era necessaria una semplice interlocuzione con le cinque rappresentanze legittimate a parlare collettivamente e nome del corpo docente e del personale scolastico tutto, i risultati della scelta politica delle esponenti del Pd che guidano l’ente Provincia di Piacenza di mortificare immotivatamente i soggetti rappresentativi si commenta da sola, sono anche incuranti che nel territorio dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Piacenza e Parma parlano a nome di oltre 13.000 addetti.
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Dare risalto ad un importante traguardo che l’Istruzione Statale ha raggiunto nel nostro territorio è cosa buona è giuta, si tratta della chiara fama che caratterizza il Centro Per l’Istruzione degli Adulti (Cpia) di Parma, una tipologia particolare di scuole che il Ministero dell’Istruzione del Merito mette a disposizione in ogni provincia italiana, essa permette agli adulti e ai giovani non più in età scolare che hanno bisogno di percorsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana di poter acquisire i saperi di cui hanno bisogno, una caratteristica che ovviamente attira molti stranieri che hanno bisogno di integrarsi.
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In merito alla proposta di creare anche nella città di Piacenza gli istituti comprensivi rispetto alla quale la Gilda degli Insegnanti si affida alle valutazioni che ci forniranno i collegi dei docenti, supremi consessi espressione tecnico professionale delle scuole coinvolte, qualcuno ha riferito che gli Istituti Comprensivi sarebbero un fatto positivo anche perché uno scolaro avrà lo stesso dirigente scolastico da quando inizia la scuola dell’infanzia a quando termina la secondaria di 1° grado (le ex medie), così non è semplicemente perché il mandato di permanenza presso una sede dei dipendenti esercitanti tale mansione dura tre anni, al massimo rinnovabili in un successivo triennio.